San Vito è una località residenziale e balneare del comune di Taranto, situata sul capo omonimo. La storia della località di San Vito comincia con un piccolo tempio: infatti, secondo gli scritti del Merodio, insigne storico e teologo tarantino, intorno ai primi anni del XII secolo l'arcivescovo di Taranto Rainaldo avrebbe donato a tre monaci basiliani di origine greca una piccola chiesa, eretta nei pressi di una sopraelevazione a picco sul mare, intitolata a "San Vito del Pizzo". A questo piccolo tempio venne poi annesso un monastero, nel quale era custodito un reliquiario contenente tracce del sangue del martire siciliano. Alla fine del XVI secolo i turchi, approdati sulle coste joniche, rasero al suolo il monastero non lasciandone la benché minima traccia. Solo a partire dal XVIII secolo, nei pressi del luogo in cui anticamente sorgeva il monastero, ai segnala la presenza di un piccolo centro abitato, la cui economia si basava principalmente sull'agricoltura e sulla pesca. Sembra inoltre che il lido della zona di San Vito costituisse anche luogo destinato allo svago e alla caccia. Oggi la località di San Vito, nonostante il suo accorpamento forzato con le frazioni di Talsano e Lama e la sua vocazione militare (poiché ospita alcune installazioni della Marina Militare) è da considerarsi un vero e proprio centro residenziale, nonché meta, a livello locale, di turismo balneare. L'attuale edilizia abitativa è di costruzione relativamente recente.