Acquarica di Lecce è una frazione di 1.009 abitanti del comune di Vernole in provincia di Lecce. Acquarica di Lecce è una delle cinque frazioni appartenenti al territorio comunale di Vernole. È situata a nord-est del comune capoluogo da cui dista 2 km e a 5 km da Torre Specchia Ruggeri sul mare Adriatico. L'abitato sorge a 37 m s.l.m.. Nelle campagne che lo circondano, suddivise in piccoli appezzamenti delimitati da muri a secco, è diffusa la coltivazione dell'olivo e il terreno presenta formazioni geologiche calcaree che risalgono al Miocene. La zona di Acquarica di Lecce fu abitata sin dal IV e III secolo a.C. dai Messapi. Ne sono testimonianza i ritrovamenti di Pozzo Seccato e le tombe a grotticella. I primi documenti scritti sull'esistenza del casale di Acquarica risalgono al periodo normanno, ai secoli XI e XII. Con l'arrivo dei Normanni il casale fu concesso in feudo alla Chiesa di Lecce nel 1115 da Goffredo, figlio e omonimo di Goffredo d'Altavilla. Il 27 febbraio 1533, Gian Giacomo dell'Acaya lo vendette per seimila ducati a Gian Mario Guarino. Nel 1578 il feudo ritornò in pieno possesso della Chiesa leccese. Successivamente appartenne alle famiglie Palagano e Bozzi-Colonna fino all'eversione della feudalità (1806). Nel 1866, con l'unificazione dell'Italia e la fine del dominio borbonico, Acquarica venne aggregata al Comune di Vernole insieme ai Comuni di Acaja, Pisignano, Strudà e Vanze. La chiesa Madre di San Gregorio Nazianzeno fu fatta edificare nel 1904 da Monsignor Leone Greco, al posto della vecchia, più piccola e mal ridotta. Dell'antico edificio conserva il campanile del 1525 e due tele, della Madonna del Rosario e di san Gregorio Nazianzeno. La facciata neoclassica è tripartita da paraste corinzie ed è coronata da una cornice e da un timpano decorati con un motivo a dentelli. L'interno è a pianta rettangolare a navata unica, con volta a crociera. Lateralmente si aprono quattro brevi cappelle mentre il presbiterio accoglie l'altare maggiore in marmo sovrastato da un quadro in cartapesta ad altorilievo che raffigura Gesù e San Gregorio. Il Castello venne edificato nel 1549 dall'architetto Gian Giacomo dell'Acaya su commissione del Barone di Acquarica, Giovanni Maria Guarino, con l'obiettivo di creare una struttura fortificata che difendesse il casale dalle invasioni turche