Caprarica del Capo è un rione del comune di Tricase in provincia di Lecce. Fino al 1992 godeva dello status di frazione. Ha 306 abitanti. L'abitato di Caprarica del Capo, un tempo nucleo separato, forma oggi una conurbazione con l'abitato di Tricase. Il rione è situato a sud del centro di Tricase. Il primo nucleo abitativo di Caprarica sorse probabilmente intorno al XII secolo, seguendo per un determinato periodo le sorti della Contea di Alessano, dove erano feudatari i Della Ratta. Successivamente Alessano e la sua contea passò sotto il controllo dei Del Balzo, dei Capua e dei Gonzaga. Nel 1585 Andrea Gonzaga donò il feudo di Caprarica al nipote Ferrante II, poi fu proprietà dei Mellacqua, dei Ventura, dei Raho e dei Vernaleone. Nel 1736 il feudo di Caprarica, allora nelle mani di Giuseppe Vernaleone, fu acquistato dal principe di Tricase Stefano Gallone, i cui eredi ne conservarono il possesso sino all'eversione della feudalità (1806). Negli ultimi anni, con la crescita urbanistica di Tricase, la località è stata quasi completamente inglobata dal centro principale; dal 1992 non gode più dello status di frazione e, insieme ai centri di Marina Serra, Sant'Eufemia, Tutino e Tricase Porto, viene considerata un rione. La chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo fu riedificata a partire dal 1792, sul sito di una precedente costruzione. Dal tetrastico inciso sotto il finestrone della facciata principale si evince che la chiesa fu completata nel 1795. Fu aperta al culto nel 1814. Presenta una sobria facciata, i pochi elementi decorativi consistono nei capitelli, nei girali floreali attorno al portale d'ingresso che inviluppano lo stemma dell'Universitas rappresentante una capra che porta uno stendardo, nei decori attorno al finestrone e nel coronamento arricchito dalle statue in pietra degli apostoli Pietro e Paolo. Il campanile, costruito nel 1952, sostituisce l'originario a vela. L'interno, a croce latina, è ritmato da lesene che sostengono una cornice che ne percorre tutto il perimetro. Sulla cornice si impostano gli archi che scandiscono l'impianto a volte della copertura. La navata è scandita da due arcate per lato ospitanti altari con tele. Nei bracci del transetto sono posizionati gli altari di Sant'Andrea apostolo, a sinistra, e della Madonna del Rosario, a destra. Le pitture della cupoletta centrale, all'incrocio tra la navata e il transetto, furono eseguite dal pittore Tonti nel 1921-1922