Vitigliano è una frazione di 1.136 abitanti del comune di Santa Cesarea Terme in provincia di Lecce. Situato nel basso Salento, dista 4 km dal capoluogo comunale e 43 km da Lecce. Le origini incerte di Vitigliano sono riconducibili al periodo della preistoria e ne sono testimonianza due costruzioni monumentali: il Menhir e il Cisternale. Questi due importanti monumenti megalitici si trovano, oggi, inglobati nell'abitato del paese e testimoniano che il territorio di Vitigliano fu abitato fin dai tempi antichissimi e che in questo luogo fiorì una civiltà importante per le popolazioni dell'estremo lembo della penisola italiana. I menhir risalirebbero all'età del bronzo e quasi certamente nei loro pressi si celebravano riti religiosi o magici, oppure venivano usati come tombe. Il Cisternale, arcaico monumento unico nel suo genere, potrebbe invece essere stato legato alle usanze del culto divino nel periodo della civiltà messapica, della quale si ritrovano testimonianze nella vicina Vaste. Vaste è una cittadina di origine messapica e tale potrebbe anche essere Vitigliano. Tale ipotesi vengono avanzate sulla presenza di questo "misterioso" Cisternale così vicino a Vaste dove recenti scavi hanno riportato alla luce tombe, abitazioni e mura costruite dai Messapi. Non si hanno notizie del paese in periodo romano se non quella relativa alla sua fondazione da parte di Vitellio, centurione romano. Altrettanto scarse sono le informazioni relative agli inizi del periodo medievale. I primi documenti scritti, utili per ricostruire la storia del paese, risalgono al 1447. Risulta che Vitigliano sia appartenuto alla Contea di Castro proprio dal 1447 al 1794. Nel 1447 a Vitigliano esistevano solo 8 "fuochi" (famiglie), circa un secolo dopo invece 42 e 62 nel 1732. Sulla base di questi dati è possibile ipotizzare che da piccolissimo villaggio sia via via cresciuto, accogliendo nuovi abitanti sino a svilupparsi soprattutto verso la fine del Seicento e durante tutto il Settecento. Ciò è testimoniato dalle chiese e dal Palazzo Ciullo, databili tra la seconda metà del XVII e la prima del XVIII secolo. Ebbe come ultimo feudatario il barone Giovanni Battista Rossi, il quale succedette allo zio Gennaro Rossi nel 1804. Nel 1806 a Lecce e in Terra d'Otranto vi fu la soppressione dei diritti feudali ed inizia il decennio della dominazione francese. Vitigliano vive tale periodo sotto l'egemonia dei Francesi come tutta la Terra d'Otranto
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