Vaste è una frazione del comune di Poggiardo in provincia di Lecce. Situata nel Salento orientale, dista circa 40 km da Lecce e 6 km dal mare di Santa Cesarea Terme. In passato fu un'importante città messapica distrutta da Guglielmo il Malo nel 1147. Vaste fu una città messapica di considerevole importanza (l'antichissima Bastae o Baxta) fondata probabilmente attorno al 600 a.C. Tracce di un primo insediamento è riferibile all'Età del Bronzo; si sviluppa nell'Età del Ferro con un villaggio japigio a capanne che occupava la parte centrale e più alta dell'odierno abitato. Nel VI secolo a.C. si ha la presenza di un villaggio fatto da modeste abitazioni, da una fornace e da un'area dedicata al culto. Intorno al III secolo a.C. la città viene interessata da una forte espansione e dall'aumento considerevole del numero di abitanti; è il momento di massimo splendore per Vaste che vede l'edificazione di una possente cinta muraria, delimitante un'area di 77 ettari, la creazione di tracciati stradali, di luoghi di culto, di nuove case e di una struttura di tipo palaziale. Distrutta in epoca romana, continua ad essere abitata anche successivamente come testimoniano i reperti emersi durante gli scavi; nel VII secolo d.C. venne edificata una chiesa paleocristiana di cui sono ancora visibili le fondamenta. Subì nel corso dei secoli le violente invasioni dei Goti, dei Longobardi e dei Saraceni. Fu completamente rasa al suolo da Guglielmo il Malo nel 1147. Venne in seguito ricostruita e nel XII secolo il re Tancredi d'Altavilla l'assegnò in feudo ad Alessandro dei Goti. Nel tempo seguì le sorti del Principato di Taranto, sotto la signoria degli Orsini Del Balzo. Gli ultimi feudatari a detenere il controllo furono i Guarini di Poggiardo che rimasero fino al 1806, anno di soppressione del regime feudale. Nell'antichità la cittadina ebbe costantemente il toponimo di Basta, come risulta dalle iscrizioni messapiche e in particolare da Plinio il Vecchio. Nel X secolo, sotto il dominio bizantino, fu nominata anche Vasta. Dopo la distruzione operata da Guglielmo il Malo, la nuova Vaste, pur conservando l'originario toponimo di Basta, assunse altre varianti. Nei documenti di lingua latina, fino a tutto il Settecento, viene nominata con vari nomi: Basta, Baste, Basten, Bausta; negli scritti e nel parlato di lingua italiana si tramutò in Vasta, Vastan, Vasten, Vaste. Dall'Ottocento in poi è diventato definitivo il toponimo di Vaste