Parchi / Torre San Giovanni - Ugento (LE)
Parco naturale regionale Litorale di Ugento
Il Parco naturale regionale Litorale di Ugento è un parco naturale della Puglia, istituito con Legge Regionale n. 13 del 28 maggio 2007. Il parco è situato lungo la costa jonica, nella parte più a sud della penisola salentina, ed è delimitato dalle cittadine di Torre San Giovanni e Lido Marini. Tutela, per una profondità dalla costa di circa tre chilometri e per una lunghezza di otto, una sequenza costiera pregevolissima, costituita da un sistema dunale e retrodunale, da una serie di bacini a marea e canali di collegamento, da una imponente scogliera fossile con gravine e dalla più estesa area di macchia mediterranea del Salento.
Il Parco Litorale di Ugento è stato istituito il 28 maggio 2007, dopo un lungo iter che è finalmente riuscito a far riconoscere l'importanza naturalistica, storica e paesaggistica dei territori che ne fanno parte.
Fino a qualche decennio fa, il paesaggio palustre dominava vastissime aree costiere del Salento, sia sul versante jonico che su quello adriatico. Si ritiene per certo che interventi di bonifica, a scopo sanitario e agricolo, siano stati attuati già in epoca messapica e romana, prova ne sono le numerose strutture megalitiche (dolmen e menhir oggi in parte scomparsi) e le specchie dette del Corno, del Mazzarino e Moresana, poste in posizione dominante; a questi si aggiungono anche i resti di chiuse e mura arcaiche presenti in più tratti del crinale.
Ma le origini delle paludi salentine (localmente dette patule o patuli), tra cui quelle di Ugento, bonificate intorno agli anni 1920, si fanno risalire al periodo dell'alto Medioevo. Il controllo dell'ormai decadente Impero Romano d'Occidente lasciava il passo alle scorrerie dei pirati, che spingevano le popolazioni verso i centri dell'interno. La conseguenza naturale fu l'abbandono totale delle fasce costiere e lo sviluppo sempre maggiore delle paludi, che andranno poi a interessare un'area estesissima, da Taranto a Nardò e da Gallipoli a Leuca sulla costa jonica, da Brindisi ad Otranto su quella adriatica. Qui, a causa del terreno costituito da strati sabbiosi-argillosi, compatti e poco permeabili, si raccoglievano le acque freatiche superficiali e quelle meteoriche delle campagne vicine, oltre alle acque piovane convogliate a valle dai profondi canaloni che segnano ancora oggi il profilo dei versanti dell'entroterra.