Grottaglie (li Vurtagghje in dialetto salentino) è un comune italiano di 32.797 abitanti, della provincia di Taranto, della regione Puglia. La città si trova sul pendio di una collina delle Murge chiamata Monte Samuele Pezzuto nell'entroterra di Taranto e all'estremità meridionale di quella Murgia dei trulli che comprende il vasto territorio che si estende da Matera fino alla stessa Grottaglie, passando da Martina Franca in Valle d'Itria e Villa Castelli sulle pendici delle Murge. Sorge su un territorio in cui si alzano diverse gravine, sui fianchi delle quali sono state scavate molte grotte; infatti il centro è completamente scavato nel tufo; ne sono una testimonianza le Cave di Fantiano (ora sede di un teatro all'aperto dove ogni anno si svolge il Festival Internazionale Musica Mundi di musica etnica e popolare). Grottaglie, per territorio, cultura,arte e dialetto, rientra tra i comuni della provincia di Taranto che fanno parte del Salento; in particolare la città è situata nella zona denominata Nord Salento. Grottaglie deriva dal latino Kriptalys, nome che sottolinea la presenza di grotte in gran parte del suo territorio. L'origine di Grottaglie è negli insediamenti che si sono susseguiti nell'area sin dal Paleolitico, ed in particolare nell'area di Riggio e di Pezza Petrosa È ritenuta, secondo alcuni, la terra natìa del padre della letteratura latina Quinto Ennio. Difatti il poeta nacque a Rudiae in Apulia. Secondo molti studiosi, questa Rudiae corrisponderebbe ad una delle cittadelle fortificate (appunto Rudiae e Mesocoro), distrutte dalle invasioni barbariche, i cui abitanti in fuga diedero vita ai casali rupestri dai quali sorsero in seguito Grottaglie e Villa Castelli. Nel IX secolo un gruppo di ebrei fuggitivi da Oria, e tra i pochi superstiti della grande comunità ebraica di Oria si aggrega all'insediamento sorto intorno al casale San Salvatore nella Lama del Fullonese.. I resti storici più cospicui sono riconducibili al Medioevo, quando nelle profonde gravine prese maggior consistenza l'abitudine di vivere nelle grotte. Risalgono a questo periodo infatti non solo le abitazioni, ma anche le scale, i sentieri, le opere di canalizzazione e di deflusso delle acque. Non si tratta comunque di un centro di origine longobarda o bizantina, ma di poco più di una comunità di pastori e contadini in costante conflitto tra loro per l'utilizzo delle limitate risorse di un terreno in gran parte arido e paludoso eccezion fatta per la Lama del Fullonese