Chiese / Lecce (LE)

Chiesa del Carmine

La chiesa del Carmine, insieme all'adiacente convento dei Carmelitani, è un complesso architettonico di Lecce.


I carmelitani giunsero a Lecce nel 1481, occupando una chiesa posta fuori dalle mura, nei pressi di Porta San Biagio. Nel 1546, in seguito ad un evento sismico, i frati abbandonarono il vecchio complesso e si insediarono all'interno delle mura nella chiesa di san Nicola, che i carmelitani dedicarono alla Madonna del Carmelo. In quel luogo costruirono il nuovo monastero e successivamente eressero l'attuale chiesa, la cui prima pietra venne posta il 15 luglio 1711.
La chiesa fu realizzata su disegno dell'architetto Giuseppe Cino che vi lavorò sino al 1722, anno della morte. Fu portata a termine nel 1737 grazie all'intervento di Mauro Manieri.
La facciata della chiesa, realizzata dal Cino fra il 1711 e il 1717, è divisa in tre ordini sovrapposti e presenta una grande ricchezza di fregi e decori.
Il primo ordine è ritmato da quattro nicchie ricavate simmetricamente ai lati del portale; quest'ultimo possiede un timpano curvilineo che accoglie, entro una ghirlanda di fiori, la figura della Madonna del Carmine. Nelle nicchie si stagliano le monumentali statue dei carmelitani sant'Angelo da Gerusalemme e sant'Alberto degli Abati e dei profeti Elia ed Eliseo.
Nel secondo ordine, che riprende i ritmi compositivi dell'ordine inferiore, è incastonato un finestrone centrale affiancato da due nicchie occupate dalle statue di santa Teresa d'Avila e santa Maria Maddalena de' Pazzi, attribuite, come quelle del piano inferiore, a Mauro Manieri.
Il terzo ordine, raccordato al secondo da volute mistilinee, si conclude con un frontone di ispirazione classica.
L'interno presenta un corpo longitudinale ellittico innestato ad un transetto non sporgente sul quale si apre un profondo coro a terminazione piatta. La pianta, con chiari riferimenti biblici, riproduce la forma del piede umano. Al centro dell'area presbiteriale si innalza una svettante cupola decorata esternamente con maioliche a squame verdi e bianche.
Lungo il perimetro della navata si aprono tre cappelle per lato, arricchite da altari barocchi disegnati da Mauro Manieri e realizzati tra il 1731 e il 1737
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