Alliste (Caddhrìste in dialetto salentino) è un comune italiano di 6.657 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel basso Salento, comprende anche la frazione di Felline e le località costiere di Capilungo e Posto Rosso. Alliste si colloca in una valle compresa tra la "Serra orientale" e la "Serra costiera", presso la costa del mar Ionio. Il territorio è caratterizzato da lievi alture, formate da compatti calcari mesozoici; raggiunge la massima altitudine in località Madonna dell'Alto (86 m. s.l.m.) La costa è bassa e rocciosa e la pianura è costituita da formazioni più recenti (calcareniti del Salento e formazioni di Gallipoli, costituite da sabbie argillose). Dal sostrato roccioso dipendono i tipi di terreno, dei quali i più diffusi sono quelli argillosi e le terre rosse, mentre occupano un'estensione ridotta le terre brune ed i terreni tufacei. Il territorio comunale, che si estende per 23,47 km², confina a nord con il comune di Racale, a est e a sud con il comune di Ugento, a ovest con il mare Ionio. Dal punto di vista meteorologico Alliste rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 676 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno. Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle Serre Salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola. La presenza umana nel territorio allistino risale al Paleolitico inferiore: nelle "Grotticelle del Ninfeo" si sono rinvenute tracce di frequentazione, con un centinaio di manufatti litici di facies epigravettiana, comprendenti lame, punte bulini e raschiatoi. La località "Ninfeo" (zona comprendente l'area da Masseria Canne all'omonima Masseria Ninfeo) venne frequentata ancora nel Mesolitico (strumenti denticolati) e nel Neolitico (frammenti ceramici). Al II millennio a.C. risale il "menhir di Terenzano" e le specchie di "Sciuppano" e "dell'Alto"